Itinerari e luoghi da non perdere in Cilento

Situata a Padula , nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno . Si tratta della prima certosa ad esser sorta in Campania , anticipando quella di San Martino a Napoli e di San Giacomo a Capri
E’ considerata ormai uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi dell’Italia meridionale , nonché la più grande certosa a livello nazionale e tra le maggiori d’Europa . Dal 1957 ospita il museo archeologico provinciale della Lucania nel 1998 è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO, assieme ai vicini siti archeologici di Velia e Paestum . Le decorazioni interne della chiesa sono tipico stile Barocco napoletano , con stucchi dorati, pavimenti maiolicati e altari marmorei. I dipinti che ornavano la chiesa, tra cui autori figurano Luca Giordano , Giacomo Farelli, Francesco Solimena, e de Matteis furono portati via durante il “decennio francese”.

I resti di questa antica città si trovano nel territorio di Ascea . L’area archeologica consente di ammirare il complesso termale, il tempio ionico, il teatro, l’agorà, la Torre nonché la famosa Porta Rosa, tra i più antichi esempi di architettura occidentale che sfrutta l’arco a tutto sesto. Velia è stata il punto di partenza dell’antica “Via del Sale”: dal suo fiorente porto, più volte citato da Virgilio, si aprivano le importanti vie di penetrazione verso l’interno, attraverso le quali si riforniva di sale l’intero Vallo di Diano . Qui si rivive L’emozione di passeggiare tra le strade o l’ agorà di Velia dove sicuramente passeggiarono anche grandi filosofi della scuola eleatica come Parmenide, Zenone e Melisso.
https://www.velia.it/.

La costa di Palinuro è senza dubbio un tratto di mare spettacolare, costituito da insenature uniche color verde smeraldo, da numerosissime grotte, alcune delle quali subacquee, e pertanto divenuta meta rinomata di viaggiatori provenienti da tutta Europa e da amanti della natura .
La Grotta Azzurra è sicuramente la più conosciuta , e deve il suo nome all’eccezionale colore blu delle sue acque, dovuto ad un particolare effetto dei raggi solari che la rendono unica al mondo .
Da visitare anche la particolare Grotta dei Monaci, la Grotta Sulfurea e la Grotta del Sangue .
Inoltre non si può non ammirare la famosa Baia del Buondormire , premiata nel corso degli anni anche da Legambiente, come una tra le spiagge più belle d’Italia . La baia è uno dei punti preferiti da tutti coloro che intendono trascorrere le vacanze in cilento .

Un canyon ricoperto da lussureggiante vegetazione da visitare percorrendo un sentiero che si snoda dal centro storico lungo un ruscello con sorgenti, cascate, un antico mulino fino alla grotta dove si assiste alla risorgenza del fiume carsico Bussento. L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nel Comune di Morigerati (SA). L’area si estende per circa 607 ettari all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è anche nella lista mondiale dei Geoparchi. L’Oasi di Morigerati è un geosito “principale” per il rilevante fenomeno carsico.

E’ nata nel 1985 per volere di WWF Italia in base a un progetto di conservazione a lungo termine ideato per difendere il territorio naturale oltre che la biodiversità.

L’oasi si raggiunge con facilità da tutti coloro che trascorrono vacanze a Sapri, Scario, Palinuro, Marina di Camerota , Pisciotta ed Ascea .

Le grotte di Pertosa-Auletta hanno un flusso di quasi 50.000 visitatori all’anno in continua crescita. Il primo tratto si visita con una particolare barca trainata da un cavo d’acciaio, che consente poi di raggiungere il resto del percorso . E’ l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, addentrandosi nel cuore della montagna.
I paesaggi carsici si trovano in tutto il mondo, ma sono più comuni in Cina, Messico, Europa orientale e Brasile .
Le cavità carsiche sono un tipo di paesaggio tra i più spettacolari al mondo. Queste si formano quando l’acqua piovana filtra attraverso rocce acide e solubili come il calcare e crea dei buchi che si sviluppano in grandi cavità. Vi sono dei percorsi ricchi incredibili di stalattiti e stalagmiti che decorano gli spazi con forme, colori unici .
Le grotte di Pertosa furono scoperte nel 1928 durante una spedizione geologica. La scoperta fu fatta da un geologo italiano, che trovò l’entrata della grotta a 200 metri di altezza .
Si ritiene che questa meraviglia naturale sia stata creata da eruzioni vulcaniche in epoca Miocenica. Le eruzioni hanno lasciato dietro di loro pietre fuse e gas che col tempo hanno eroso la montagna, e creato queste magnifiche meraviglie.
Per circa otto anni le grotte di Pertosa-Auletta hanno ospitato “L’Inferno di Dante nelle Grotte”. Il pubblico diviso in gruppi di 30/35 unità veniva affidato ad un “Dante” ed in compagnia di questi, attraversava i dieci cerchi dell’Inferno, immaginato dal Sommo Poeta, ed in ognuno di essi, incontrava il personaggio o i personaggi che più lo hanno caratterizzato .
Attualmente le grotte ospitano lo spettacolo itinerante “Ulisse: il Viaggio nell’Ade”, per la prima volta in una particolare forma di “speleoteatro in barca”, ideato e diretto da Francesco Antonio Nappi e prodotto da Il Demiurgo. Lo spettacolo mette in scena la discesa di Ulisse negli Inferi alla ricerca dell’indovino Tiresia .
Biglietto Grotte di Pertosa: Percorso completo €20,00 – €15,00 ridotto (100 min. / 1500 metri a piedi, 400 in barca), Percorso parziale €16,00 – €13,00 ridotto (75 MIN. / 1200 metri a piedi, 200 in barca), Percorso turistico €13,00

E’ il nome di una delle spiagge più famose e conosciute di tutta la costa cilentana .
Punto di riferimento e sogno di coloro che vogliono trascorrere ogni anno le proprie vacanze in Cilento. Deve il suo nome ai caratteristici ciottoli e alla sua acqua cristallina . Un’oasi di pace immersa nel verde del parco nazionale e della conosciuta località balneare Marina di Camerota .
Il luogo per la sua bellezza è ormai divenuto leggenda, tanto da esser presente nella classifica di Legambiente e Goletta verde, tra le spiagge più belle della penisola italiana.
Vincitrice del “concorso la più bella sei tu” anno 2013, che solitamente premia le più belle spiagge italiane.

Il Pianoro di Ciolandrea è uno di quei luoghi da non perdere, offre un’incantevole panorama a tratti mozzafiato, situato a San Giovann a Piro, è composto da un belvedere da cui si può ammirare tutto il Golfo di Policastro e la Costa della Masseta. Il Pianoro di Ciolandrea è diviso in due parti, la parte più alta vede un pavimento in pietra e parapetti in vetro, per permettere una vista ancora più vasta. Sotto, invece, c’è un grande manto verde con panchine e staccionate in legno.
Dal pianoro partono vari sentieri, alcuni dei quali arrivano sino al mare come quello di San Marcellino .
La terrazza è uno dei posti più suggestivi di tutto il Cilento.
Il tramonto è sicuramente da non perdere.

Questa piazzetta magica ha una veduta unica sulle frazioni sottostanti lambite dal mare cristallino del Cilento, ed è dominata dal Castello dell’Abate, a cui si deve il nome .
Il belvedere consente di scorgere un magnifico panorama, che permette talvolta di ammirare anche la costiera amalfitana. Molti sostengono che da qui si comprende perchè Gioacchino Murat , famoso generale francese ai tempi di Napoleone, esclamò la famosa frase “QUI NON SI MUORE”, divenuta poi celebre grazie alla commedia cinematografica Benvenuti al sud con Claudio Bisio ed alessandro Siani .
La storia di Castellabate comincia nel 1123 quando l’abate Costabile fece costruire una fortezza che serviva da difesa dagli attachi dei pirati .
A ridosso della fortezza vennero costruite varie abitazioni e quest’ultima venne presto chiamata “Castello dell’Abate”.